Il Festival ritorno a Foligno nei due fine settimana di dicembre, dal 9 all’11 e dal 16 al 18 dicembre. Con una sedicesima edizione natalizia, al sapore di zenzero per aiutarci a “digerire” le difficoltà del momento a suon di musica. Nei due anni di stop però non sono mancate alcune incursioni musicali cittadine, per tornare a riabbracciare a piccoli passi il proprio pubblico. A breve l’annuncio del programma.
Finalmente l’attesa per la 16esima edizione di Young Jazz Festival è finita. Un ritorno quindi della rassegna musicale dedicata al jazz più giovane e sperimentale e dopo aver festeggiato il quindicennale nel 2019 e i seguenti due anni di stop causa pandemia, quando non sono mancate però alcune suggestive incursioni musicali. L’Associazione Culturale Young Jazz torna quindi a riunirsi sotto l’albero nel periodo natalizio (prima della pandemia le ultime edizioni si erano svolte nel mese di ottobre) annunciando il “Ginger Jazz”. Il festival si svolgerà a Foligno in due weekend consecutivi: 9/10/11 e 16/17/18 dicembre in varie location della città (con delle curiose novità) e non mancheranno naturalmente anche i concerti a tema natalizio. Il tema del festival è quindi quello del ritorno, del ritrovarsi e di riaccendere la scintilla che tanti anni fa ha fatto nascere l’Associazione, in un periodo dell’anno (e anche storico) in cui c’è bisogno di riallacciare i rapporti e tornare ad apprezzare la musica collettivamente. Young Jazz lo farà e sempre con il taglio trasversale che ha caratterizzato il Festival nel corso degli anni: dal jazz “standard” al Jazz di giovane generazione delle commistioni, fino alle “interferenze” con la danza, il cinema, il teatro. Senza dimenticare i temi sociali e di comunità.
“Ginger Jazz” si pone quindi l’obiettivo di riprendere un discorso musicale e umano sospeso da tempo per ridare energia e vitalità alla scena musicale cittadina, uscita appiattita dal periodo della pandemia. Si cercherà quindi di abbracciare l’atmosfera del Natale con quel pizzico di “follia” che ha portato Young Jazz ad essere uno dei festival italiani più apprezzati dai musicisti che vi hanno partecipato: un festival che ha fatto del tema “relazione” uno dei punti cardine della sua estetica. La scelta di un elemento natalizio come il ginger e in un momento storico come quello che abbiamo vissuto e che viviamo, tra pandemia, guerra e caro bollette, è quello che ci può aiutare a farci “digerire” anche le difficoltà e a rafforzare il sistema immunitario. Dopo un periodo di isolamento sociale, in fondo, cosa c’è di meglio di una tisana allo zenzero in compagnia degli amici con un bel concerto jazz?
Il doppio weekend di appuntamenti arriva dopo quelli di “preview” che l’associazione Young Jazz ha organizzato nel corso del 2021 e del 2022 per tornare ad incontrare a piccoli passi il proprio pubblico. Tutte suggestive serate e di successo che avevano quindi già preannunciato il ritorno del festival, e che sono andate in scena anche grazie alla collaborazione con altre realtà del territorio. Dopo aver partecipato nel finale del 2021 alle sinergie create con l’Umbria Factory Festival (progetto artistico multidisciplinare dedicato ai processi di creazione contemporanea), il 6 gennaio scorso si è svolto un inedito incontro e dialogo tra musica e arte con “Solo per Calamita Cosmica”: contributi musicali di sax solo a cura di Dimitri Grechi Espinoza (Oreb) con sullo sfondo l’opera permanente di Gino de Dominicis all’Ex Chiesa della SS. Trinità Annunziata (evento promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno e organizzato da Maggioli Cultura).
Più recentemente invece Young Jazz ha festeggiato lo scorso 30 aprile l’International Jazz Day con il concerto dei Savana Funk e all’interno del cartellone di “UFO 22 – Umbria Factory Off” (appuntamenti di avvicinamento alla seconda edizione di “Umbria Factory Festival” che si è svolta di recente e con alcune proposte targate ancora YJ). Infine, lo scorso 15 maggio allo Spazio Zut con “SUPERSTITE” si è esibita la danzatrice e autrice Lucia Guarino.
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