Le origini del jazz, l’amore per l’Africa, un omaggio a figure femminili come Rosa Parks, Katherine Johnson, Nina Simone. Scritto durante il lockdown, il settimo disco del compositore e pianista veneto è un abbraccio all’umanità.
“Da una vita pensavo di realizzare un disco sull’Africa e le origini della musica jazz. Il tempo avuto a disposizione durante il Lockdown mi ha consentito di realizzarlo. Ho sempre suonato blues, lo ritengo la musica dell’anima. La prima volta che l’ho ascoltato, ho capito che era la mia musica.” Un sogno, una dedica, un impegno artistico e quindi umano quello di Roberto Zanetti, compositore e pianista veneto, che presenta il suo settimo album Mother Africa.
“Sono convinto che la cultura afroamericana sia la radice della musica del XX e XXI secolo. Ho cercato di renderle omaggio attraverso la forma del call and response, che era all’origine dei primi canti africani, che si sono poi sviluppati attraverso i gospels, gli spirituals, il blues, il funk fino ad arrivare alle nuove forme espressive contemporanee. Ho elaborato per Mother Afrika una scrittura e una pronuncia attuale ed orecchiabile”.
Un concept con una forte vena civile, un racconto musicale di storie afro-americane al femminile: la forza di WilmaRudolph, il coraggio di RosaParks, la genialità di KatherineJohnson, lo straordinario talento di NinaSimone. “Mi sono appassionato alle loro storie e alle loro azioni, che hanno reso il mondo un posto migliore e la musica diventa uno strumento per abbattere barriere e portare a riflettere sui diritti umani ancora violati ai nostri giorni”.
La ricca attività artistica del compositore e performer Roberto Zanettisi contraddistingue per la coesistenzadelleculture sia classica che jazz, dalle quali scaturiscono sia una contrastante corrispondenza, sia una pacifica discordanza. Anche per questo settimo album i suoi compagni di viaggio sono MassimoChiarella, LucaPisani e ValerioPontrandolfo. “Oltre ad essere dei grandi professionisti, conoscono la mia personalità e il mio stile musicale. Nonostante la vita dei jazzisti sia fatta di strade parallele, quando ci incontriamo abbiamo un’intesa immediata e un interplay che ci consente di sviluppare i temi lavorando insieme all’arrangiamento in maniera spontanea.
” Mother Afrika si arricchisce anche della partecipazione di Nicolò Sordo, voce recitante del primo e ultimo brano. “Abbiamo scelto la poesia Africa di David Mandessi Diop, poeta di madre camerunense e padre senegalese, personalità di spicco nel movimento filosofico letterario Nègritude, perché ci offre uno sguardo dell’Africa vista da lontano”.
Roberto Zanetti: piano Valerio Pontrandolfo: tenor sax Luca Pisani: double bass Massimo Chiarella: drums Nicolò Sordo: reciting voice
Mother Afrika:
01. Mother Afrika (intro)
02. Bud’s Power
03. Black Boy
04. Ballad For Afrika
05. Wilma Rodolph
06. Jungle Mood
07. Rosa Parks
08. Nina
09. Katherine Johnson
10. La Concha
11. Avalon Blues
12. Mother Afrika (ending)