Raffinato come pochi altri della sua generazione, Amaro Freitas è una delle figure più originali del pianismo contemporaneo, tra jazz e tradizione afrobrasiliana. La sua fama si è estesa in tutto il mondo con il plauso della critica internazionale, che ne ha lodato la complessità ritmico-armonica e la sua capacità di conciliare gli elementi più disparati in un caleidoscopio espressivo del tutto personale.

Lunedì 17 febbraio alle ore 21.00 sarà live in piano solo al festival MetJazz di Prato, in esclusiva italiana, sul palco del Teatro Metastasio dove presenterà l’album ‘Y’Y’, che vede la collaborazione di importanti ospiti della scena jazz moderna come Shabaka Hutchings, Brandee Younger, Jeff Parker, Hamid Drake e Aniel Someillan.
Y’Y è, per Amaro Freitas, un omaggio alla foresta amazzonica e ai fiumi del nord del Brasile, o come lui stesso precisa: “un invito a vivere, sentire, rispettare e prendersi cura della natura, riconoscendola come nostra antenata”.

L’ispirazione è nata da un suo soggiorno a Manaus, situata nel bacino amazzonico, nella lussureggiante natura selvaggia. L’esperienza lo ha portato in un nuovo regno della creazione musicale, radicato nella magia e nelle possibilità, e temperato da un senso di gestione dei doni della terra e da un legame con la comunità indigena Sateré Mawé, con cui Freitas ha sperimentato un sincero scambio di conoscenze.
Con Y’Y, il grande pianista codifica ulteriormente una sua interpretazione fresca e “decolonizzata” del jazz brasiliano, che potrebbe mandare in frantumi le nozioni preconcette su cosa possa essere il jazz attuale.

Originario di Recife, un’area ricca di culture e tradizioni che lo hanno segnato profondamente, Freitas ha un approccio allo strumento debitore dei ritmi nordestini e della frenesia del frevo e del baião. Una caratteristica che emerge ancor più nella dimensione del piano solo, dove tende a liberarsi delle forme esistenti per spaziare trasversalmente da reminiscenze delle stride jazz di Tatum, all’impressionismo di Satie, dall’Africa ancestrale, alle rarefazioni percussive del piano preparato di Cage.

Info e biglietti: https://www.metastasio.it/it/eventi/met-jazz/metjazz-25/amaro-freitas-y-y–piano-solo.1525

Organizzato dalla Fondazione Teatro Metastasio di Prato, con la direzione artistica di Stefano Zenni, il festival MetJazz quest’anno festeggia l’importante traguardo del trentennale, con un programma dal titolo Is that Jazz? Trent’anni di musica a Prato che ospita grandi nomi del jazz internazionale e nazionale, come Gonzalo Rubalcaba, Jeff Ballard, Amaro Freitas, Eric Mingus, Gianluigi Trovesi, Giovanni Falzone, Silvia Bolognesi accanto a nuovi talenti e artisti meno conosciuti, ma di grande pregio.

Il calendario dei prossimi concerti è disponibile al link: https://www.metastasio.it/it/eventi/met-jazz/metjazz-25.