La giovanissima cantante siciliana esce con il nuovo progetto di sei brani live, il secondo della sua carriera dopo “Live at Convivio Jazz Factory”. L’album é pubblicato dall’etichetta siciliana Isulafactory e distribuito da Believe Italia.
Registrato il 15 marzo 2024 presso il Conservatorio Scontrino di Trapani insieme ad un eccezionale quartetto formato da Edoardo Donato sax alto, Vincenzo Piccione Pipitone piano, Gianluca Pantaleo contrabbasso e Giuseppe Nuccio alla batteria.
Il progetto nasce dalla volontà di esplorare una delle branche più affascinanti del jazz moderno, quella che si ispira al panorama jazz inglese contaminato dalla musica classica contemporanea. In questo live, che è frutto del concerto di laurea di Elisa Guarrella, l’attenzione è rivolta a una delle figure più significative di questa corrente: la cantante e paroliera Norma Winstone e alle sue collaborazioni più emblematiche. Inoltre la scelta delle diverse formazioni conferisce colori e sfumature diverse ad ogni brano.
I brani:
DISTANCE: Un brano estremamente elegante che rispecchia l’approccio sofisticato delle composizioni di Glauco Venier. L’arrangiamento riproposto da Elisa Guarrella e il suo trio da voce ad un dialogo tra i due solisti, accompagnati da un pianismo malinconico e riflessivo che enfatizza il messaggio citato nel testo.
I DREAM TOO MUCH: Brano della tradizione americana che da il titolo all’album di Elisa Guarrella, diventato poi uno standard jazz. Nasce come Waltz in 3/4 ma viene riproposto nell’album come medium in 4/4.
SING ME SOFTLY OF THE BLUES: Una composizione dell’iconica pianista Carla Bley. Il brano si dimostra un blues non convenzionale, caratterizzato da una struttura atipica e un’armonia ben lontana dalla forma tradizionale.
THE PEACOCKS (A TIMELESS PLACE): In questo brano il quintetto vuole rievocare un luogo in cui le emozioni scorrono senza tempo, dando un’atmosfera pura e libera a questa composizione di Jimmy Rowles.
FOR JAN: E’ uno dei pezzi più significativi della carriera del trombettista Kenny Wheeler, che inserisce nel celebre album “Music for large & small ensembles”. Il brano, qui proposto in piccola formazione, è un valzer attraente che si presta ad un avvolgente dialogo fra la voce e il sax, sia nell’intro che nel vamp finale.
A WISH: Questa ballad del pianista Fred Hersch ci regala atmosfere romantiche, sognanti e al tempo stesso malinconiche. Il testo scritto da Norma Winstone esprime desiderio ma anche una certa rassegnazione verso qualcosa che probabilmente non si realizzerà mai.
La semplicità del duo pianoforte e voce dona all’ascoltatore una versione estremamente intima del brano mettendo a nudo le fragilità e i sentimenti.
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