Il Beat Onto Jazz Festival raggiunge la ragguardevole quota di ventitré edizioni (sarebbero state ventiquattro se non ci fosse stata la pandemia), sempre con la lungimirante direzione artistica dell’Avv. Emanuele Dimundo che presiede e coordina l’Associazione InJazz, ente organizzatore del festival. L’evento è come di consueto realizzato con il cofinanziamento del Comune di Bitonto e del Consiglio Regionale della Puglia e il sostegno di sponsor privati, tra cui i main sponsor Ellegidue, Conserva Trasporti e Giuale Luce Design Arredo.

Il festival si avvale del supporto promozionale di Bitonto Primo PianoComma 3Da Bitonto, BitontoTV, Bitontolive, Bitonto Viva, Radio 00;

Dal 2001 ad oggi il festival bitontino ha ospitato numerosi importanti musicisti del panorama jazzistico internazionale, come Javier Girotto, Paolo Fresu, Francesco Bearzatti, John Abercrombie, Marc Johnsonn, Jerry Bergonzi, Joey Calderazzo, Roberto Gatto, Pietro Condorelli, Irio De Paula, Bob Mintzer, Mario Stantchev, Jimmy Owens, Fabrizio Bosso, Bobby Watson, Ray Mantilla, Nicola Stilo,  Mike Stern, Bob Franceschini, Doctor 3, Andy Gravish, Aldo Romano, Flavio Boltro, Tiziana Foschi e Cinzia Villari, Renato Sellani, Sandy Muller, Hadrien Feraud, Awa Ly, Furio Di Castri, Stochelo Rosenberg, Salvatore Russo, Luigi Campoccia, Salvatore Buonafede, Antonio Ciacca, Danilo Rea, P-Funking Band, Steve Kirby, Greg Hutchinson, Andromeda Turre, Eddie Gomez, Joe La Barbera, Gegè Telesforo, David Kikoski, Seamus Blake, Bireli Lagréne, Jano Quartet, Luca Aquino, Michel Pastre, Benny Golson, Vito Di Modugno, Fabio Morgera, Giuseppe Bassi, Paul Wertico, Enrico Pieranunzi, Rosario Giuliani, Martin Taylor, Magnus Oström, John Parricelli, Eric Marienthal, Dominique Di Piazza, Sarah MckKenzie, Lars Danielsson, Leszek Mozdzer, Rossana Casale, Peter Erskine, Diane Schuur, Marque Lowenthal, Filippo Cosentino, Carmen Souza, Yellowjackets, Pedrito Martinez, Daniela Spalletta, Fabio Zeppetella, Stan Sulzman, Vincent Peirani, Joyce Elaine Yuille, Kurt Rosenwinkel, Rita Marcotulli, Luciano Biondini, Horacio El negro Hernandez, John Helliwell, Tullio De Piscopo, Dado Moroni, John Patitucci, Gregory Privat, Cochi Ponzoni, Alfredo Rodriguez, Claudio Angeleri, Emilio Soana, Andrew McCormack, solo per citarne alcuni.

Tutti i concerti si terranno, come di consueto, in piazza Cattedrale e l’ingresso è gratuito.

Si parte, quindi, giovedì 1 agosto con una formazione pugliese quella del Trio di Antonello Losacco, che vede un ospite d’eccezione, fiore all’occhiello del jazz pugliese nel mondo: il pluripremiato sassofonista e compositore Roberto Ottaviano. Il trio del virtuoso bassista Losacco incontra il decano del jazz made in Puglia, il pluripremiato sassofonista di fama internazionale Roberto Ottaviano. Un percorso musicale che si muove tra brani originali del leader e standard di particolare spessore.

Con Losacco e Ottaviano ci saranno Vitantonio Gasparro al vibrafono e Vito Tenzore alla batteria.

Il secondo set sarà appannaggio di un altro gruppo capitanato da un pugliese: il talentuoso e poliedrico chitarrista Antonio Tosques. Un quartetto di star del firmamento italiano, e non solo, del jazz, che vede la leadership dell’eccellente chitarrista, compositore e didatta pugliese Antonio Tosques. Un viaggio nel jazz dalle note della tradizione a quelle della contemporaneità, con un ospite di eccezione: Rosario Giuliani, senza dubbio tra i più acclamati contraltisti della scena musicale internazionale. Una mescolanza accattivante di melodie e improvvisazioni che lasciano un’impronta duratura. A far da controcanto a Tosques, uno dei sassofonisti più amati e richiesti della scena internazionale: Rosario Giuliani. Completano il combo Aldo Vigorito al contrabbasso e Alessandro Napolitano alla batteria.

Venerdì 2 agosto l’overture è affidata al quintetto di all italian star al femminile Womanity della vocalist partenopea-statunitense Letizia Gambi.

Un viaggio tra donne, fatto di passione e poesia, energia e femminilità, che affonda nelle radici partenopee, nelle melodie mediterranee, nelle ritmiche americane e che si esprime attraverso il linguaggio universale del jazz. Oltre alla vocalità calda e avvolgente di Letizia Gambi, troviamo un combo di assoluta importanza internazionale: Elisabetta Serio che è stata al fianco per anni a Pino Daniele, Federica Michisanti che è fresca della vittoria del Top Jazz, Giovanna Famulari le cui sonorità accompagnano il top della musica internazionale, Elisabetta Saviano, che padroneggia il linguaggio percussivo black. Il repertorio comprende capolavori della musica italiana e napoletana tradotti anche in inglese, arricchito da successi internazionali e brani originali composti da Letizia con la preziosa e prestigiosa collaborazione del suo produttore americano Lenny White.

Il secondo set profuma di leggenda, visti i musicisti che scendono in campo: Mike Stern/Randy Brecker Band.

Un gruppo stellare, nel vero senso della parola. Difficilmente possono vedersi sullo stesso palco nomi di questo calibro. Mike Stern è considerato uno dei più grandi chitarristi jazz della sua generazione. Randy Brecker, veterano esperto del jazz, trombettista virtuoso e compositore prolifico, la sua tromba ha impreziosito i palchi e le registrazioni di Horace Silver, Art Blakey’s Jazz Messengers, Charles Mingus, Clark Terry, Joe Henderson, Bruce Springsteen, giusto per citarne alcuni. Un progetto che riporta in auge un grande momento della musica: quello della fusion.

Sabato 3 agosto il primo set vedrà in scena una rising star del pianismo jazz contemporaneo: il pugliese Francesco Cannito con il suo trio.

Un trio giovane, ma già stellato, visto che è stato tra i gruppi finalisti del prestigioso Conad Contest di Umbria Jazz. Iridescent è un progetto ispirato ad un fenomeno ottico in cui un oggetto mostra una varietà di colori che cambiano con l’angolo di osservazione o con la luce incidente. Questo effetto è spesso associato a superfici che riflettono la luce in modo particolare, come le bolle di sapone o i minerali con proprietà ottiche speciali, a seconda delle condizioni di illuminazione e dell’angolo da cui viene osservato. Le influenze musicali che ne identificano le sonorità e la scrittura rispecchiano queste caratteristiche, ancorandosi al jazz senza celare sfumature provenienti da altri mondi musicali. Con Cannito ci saranno Jan Toninelli al contrabbasso e Carlo Taci alla batteria.

Il secondo set vedrà impegnato un quintetto che trasporterà il pubblico tra le pieghe del miglior jazz di matrice nordeuropea. Il leader è il pianista e compositore marchigiano Emiliano D’Auria, che presenterà a Bitonto il suo ultimo lavoro discografico First RainFirst Rain contiene tutta l’energia dei grandi spazi, il respiro delle ampie visioni, della percezione dei cambiamenti, di ciò che è imminente e che dovrà presto accadere, di una “prima” pioggia che sta per arrivare, così come ci dice lo stesso autore. Un lavoro che coniuga il miglior linguaggio jazzistico di matrice europea, la declinazione scandinava corroborata da torrenziali sipari degni della migliore tradizione. Con il pianista ascolano, la cui caratteristica è la poliedricità e una tecnica inossidabile, troviamo un gruppo di grandi jazzisti italiani, la cui punta di diamante è Luca Aquino, il cui suono è tra i più innovativi e toccanti del panorama internazionale. Sul palco anche Manuel Trabucco ai sassofoni, Dario Mirando al basso ed Ermanno Baron alla batteria.

Domenica 4 agosto cala il sipario del Beat Onto Jazz Festival.

Una serata che sarà aperta dal trio pugliese di Pasquale Stafano, che presenterà il suo lavoro discografico (un vero e proprio gioiello così consacrato dalla critica e dal pubblico) Sparks.

Un progetto che fonde perfettamente le conoscenze del suo leader, sia in ambito classico che in quello jazzistico, creando delle sonorità contemporanee di particolare bellezza. E’ un progetto compositivo pensato per tre solisti, non solo il leader, che creano una musica profonda e ben strutturata, caratterizzata da melodie che immergono gli ascoltatori nella bellezza dell’esperienza musicale.

Con StafanoGiorgio Vendola al contrabbasso e Saverio Gerardi alla batteria.

Il secondo set avrà come protagonista un altro gigante della chitarra: Frank Gambale con il suo gruppo di all star. Il leader è un virtuoso della chitarra, vincitore di un Grammy Award, con all’attivo oltre trecento brani da lui composti. Pat Metheny dice di Frank: “Mi piacerebbe prendermi un mese libero e studiare con Frank Gambale“. Con lui sul palco una quaterna di grandi musicisti che affronteranno il mondo della fusion con il piglio di chi lo ha vissuto davvero.

Al seguito di Gambale troviamo la cantante Boca Gambale, uno dei più entusiasmanti bassisti dei nostri tempi, ovvero Dominique Di PiazzaPeter Drungle alle tastiere e Yoann Schmidt alla batteria.

Tutti i concerti saranno introdotti da Alceste Ayroldi, saggista, docente e critico musicale.

Tutti gli eventi sono gratuiti.

Info: www.beatontojazz.com; www.facebook.com/beatontojazz.