Carovana Tabù è una band formata da otto giovani musicisti provenienti da tutta Italia, Giulio Tullio (trombone) e Giacomo Cazzaro (sax alto) dal Veneto, Tony Santoruvo (tromba e flicorno) dalla Puglia, Federico Limardo (sax Tenore/sax Soprano) dalla Calabria, Andrea Albini (chitarra) dal Piemonte, Stefano Proietti (Pianoforte, tastiere e arrangiamenti) dal Lazio, Nicole Brandini(basso) all’Emilia-Romagna e Davide Di Giuseppe (Batteria) Abruzzo.
Il sound è la loro caratteristica, che nasce dalla commistione di diversi generi che spazia dal funk, passando per il jazz e il soul. Viaggiare e vedere le cose ogni volta con occhi diversi, questa è la vera essenza dei Carovana Tabù.
In questo momento stanno promuovendo il loro album, dal titolo Point of View, che è anche l’essenza della loro musica: interpretare e suonare successi della musica italiana e internazionale con arrangiamenti nuovi ed originali. Il loro lavoro è stato molto apprezzato da musicisti come Fabrizio Bosso, Davide Pezzin e Eric Marienthal, i quali hanno contribuito alla realizzazione di alcuni pezzi contenuti nell’album suonando con i Carovana Tabù. Tutti i brani presenti nell’album fanno parte integrante del loro repertorio.
Tutti i componenti dei Carovana Tabù, come musicisti individuali, hanno collaborato e partecipato a diverse trasmissioni televisive, festival e tour, tra cui Sanremo Young, Festival Show, Ballata per Genova, Amici di Maria De Filippi, Umbria Jazz con cui hanno avuto l’onore di collaborare con diversi artisti di diverso spessore e genere, come: Fabrizio Bosso, Davide Pezzin, Eric Marienthal, Massimo Ranieri, Gino Paoli, Arisa, Marco Masini, Rita Pavone, Noemi, Enrico Ruggeri, Ron, Sergio Cammariere, Gigi D’Alessio, Mahmood, Riccardo Cocciante, Andrea Tofanelli, Simon Le Bon, Europe, Ted Neeley, John Travolta e molti altri.
Come è nata Carovana Tabù? Considerando che è composta da 8 musicisti provenienti da 7 regioni diverse in che modo siete riusciti a trovarvi? E soprattutto riuscite sempre ad andare d’accordo?
Il progetto Carovana Tabù nasce circa un anno e mezzo fa, dopo esserci conosciuti grazie ad una produzione televisiva a cui 7 dei nostri componenti hanno partecipato come musicisti. Il fatto di essere d’accordo tra di noi e di riuscire a non scontrarci l’uno con l’altro è forse rappresentato dal fatto che abbiamo prima di tutto un forte legame umano ed una grande e reciproca stima professionale, e poi crediamo molto nella crescita di questo progetto, tanto da dare la priorità di pensiero ed azione a questo, e solo in secondo piano ai problemi più “quotidiani”.
Siete tutti ottimi musicisti, guardando poi a quello che avete fatto finora, sia come partecipazioni a trasmissioni tv che come collaborazioni, si può dire che presentate un curriculum di tutto rispetto. Avete fatto il conservatorio e quindi studiato musica o siete autodidatti?
Grazie innanzitutto per i vostri complimenti! Diciamo che arriviamo tutti da una formazione musicale abbastanza consolidata, alcuni di noi hanno una o più lauree in conservatorio e negli anni stiamo raccogliendo, ognuno nel proprio “raggio d’azione”, sempre più esperienza sul campo (concerti, registrazioni in studio, trasmissioni televisive) che possiamo poi portare all’interno di questa formazione per accrescerne il valore, in termini di qualità e, perché no, di prestigio.
L’album che state promuovendo, Point of View, è composto da brani di artisti famosi che proponete con nuovi arrangiamenti, avete in progetto di farne uno vostro con pezzi scritti e arrangiati da voi? E magari anche cantati dato che tutti i brani di Point of View sono strumentali?
Certo che si, un disco composto esclusivamente da brani nostri è sicuramente tra le nostre priorità al momento, non escludiamo la possibilità di realizzare dei brani con una voce al loro interno ma crediamo anche che il tipo di ricerca che facciamo quotidianamente sul nostro suono di gruppo possa creare una nostra e forse più personale “voce” chi può dirlo, il tempo ci darà le risposte!
Nel periodo del lockdown, quando eravamo tutti costretti a casa, come vi siete organizzati, cioè che ne so, avete suonato per tenervi in allenamento oppure avete scritto o riscritto brani, come era la Vs. giornata?
Sicuramente lo studio quotidiano del proprio strumento è alla base dell’iter di lavoro di tutti noi; a livello di gruppo, non potendo essere insieme fisicamente, abbiamo cercato di tenerci in contatto il più possibile, cosa non difficile grazie a social network come Instagram, dove abbiamo potuto tenerci in attività anche con il pubblico che ci segue tramite delle dirette video online; inoltre, nonostante ogni musicista abbia registrato nella propria stanza di casa, abbiamo anche pubblicato un video dove abbiamo eseguito un brano dal repertorio della Gordon Goodwin’s Big Phat Band, una delle formazioni più conosciute al mondo..è stato sicuramente un periodo che ci ha stimolato a crescere!
A parte quest’anno che, per via del Covid 19, sono saltate tante serate ma di solito quanti concerti fate in un anno e suonate solo in Italia o vi è capitato di fare concerti anche all’estero.
Per quanto riguarda l’attività concertistica di questa formazione siamo per ora agli esordi, nonostante però il gruppo sia effettivamente nato da poco possiamo già ricordare con piacere alcuni momenti salienti della nostra esperienza sul palco, basti pensare al primo concerto di questa formazione a Trebaseleghe (PD) nel Settembre dell’anno scorso, o più recentemente nel centro di Venezia, proprio qualche giorno fa..al momento la nostra attività live si sta incentrando in campo nazionale, non nascondiamo però la nostra speranza di poter esportare la nostra musica il più in la possibile, l’estero ci affascina, e non poco!
Quali sono i vostri impegni futuri e che cosa vi piacerebbe fare, quale sogno vorreste realizzare?
Al momento, con grande entusiasmo, stiamo presentando in concerto quello che è il nostro disco in uscita “Point Of View” e siamo prossimi a tre nuove occasioni live, vi aspettiamo il 21/8 a Castelfranco Veneto presso l'”Osteria Maniscalco”, il 26/8 a Jesolo in Piazza Aurora ed il 27/8, per chiudere il mese in bellezza, nella splendida cornice dei Castelli Carraresi a Padova, special guest Fabrizio Bosso..cosa chiedere di più?
In futuro sicuramente speriamo di poterci esibire sempre più, con lo scopo di far ascoltare a più persone possibili quello che è il frutto del nostro lavoro e delle nostre idee; di sogni nel cassetto non ne abbiamo uno in particolare, ma l’idea magari di poter leggere un giorno il nostro nome in cartellone accanto a quello di uno dei nostri idoli ci elettrizza..chissà, per ora il viaggio della Carovana continua!