Umbria Jazz 22 (8-17 luglio) torna alla formula del 2019 lasciandosi alle spalle due anni di cancellazioni (2020) o edizioni ridotte (2021). Umbria Jazz in questi due anni non è rimasta certo ferma, organizzando comunque decine di concerti, ma non è stata la stessa cosa. Ora si ricomincia.
Il film dell’estate dell’Umbria e dell’Italia ritrova la sua soundtrack. I numeri: 260 eventi in dieci giorni, undici diverse location (non contando il centro storico percorso dalla marching band), 90 band per un totale di circa 500 musicisti. Tanto jazz, e molto altro, perché il Festival per vocazione è aperto ad un pubblico eterogeneo: chiunque può trovare il “suono” più adatto ai propri gusti.
LA FORMULA
La formula resta quella che si è progressivamente affinata negli ultimi vent’anni: Arena Santa Giuliana come main stage serale per i grandi eventi, con “sconfinamenti” anche nell’area del pop/rock; concerti pomeridiani al Teatro Morlacchi per il grande jazz: il paradiso dei fan puristi; Galleria Nazionale dell’Umbria (due set, alle ore 12.00 e alle 15,30) in una raffinata dimensione cameristica per location e cartellone; club notturno in via della Viola con resident band e jam session. Lo stesso spazio è aperto per i concerti serali, tra i quali le performance dei vincitori del LetterOne Rising Stars Jazz Award.
Tornano anche i concerti gratuiti all’aperto, con una novità: oltre ai tradizionali palchi in Piazza IV Novembre e ai Giardini Carducci, se ne apre un altro in Piazza Matteotti, tutto dedicato allo swing. Umbria Jazz incentiva la sua identità festaiola e di manifestazione inclusiva, non solo per conoscitori. Del resto Umbria Jazz è nata così, nel 1973: musica nelle piazze e gratuita. Infine, buona musica come piacevole colonna sonora per chi vuole godersi la cucina umbra in ristoranti del centro storico: quello aperto nell’Arena prima dei concerti serali, e i due locali abituali: Bottega del Vino e La Taverna.
UJ4KIDS, LA MUSICA È UN GIOCO (SERIO)
Riprende pienamente il suo percorso, interrotto nel 2020 e ripartito in tono minore l’anno scorso, UJ4KIDS, riuscita sintesi di gioco, cultura, creatività, socialità per bambini e ragazzi (e le loro famiglie). L’obiettivo è favorire la promozione di una cultura musicale e in particolare la conoscenza del jazz. La Fondazione la porta avanti con convinzione, in sinergia con le istituzioni scolastiche del territorio. La manifestazione si svolge nell’area dei Giardini di Santa Giuliana dal 9 al 17 luglio.
LE CLINICS, STUDIARE MUSICA A PERUGIA
Le aule della Scuola elementare “Ariodante Fabretti” in Piazza del Drago riaprono alle clinics estive (5 -17 luglio) tenute dal Berklee College of Music di Boston, una partnership storica (35 anni) che offre a studenti di tutte le parti del mondo l’opportunità di perfezionarsi nel mestiere del jazzman con il metodo e la professionalità che hanno formato generazioni di grandi artisti. La presenza degli studenti inoltre contribuisce a creare quella atmosfera di villaggio della musica che è così caratteristica del centro storico durante Umbria Jazz.
Dopo due anni di interruzione torna il CONAD JAZZ CONTEST, riservato alle band emergenti. Con la speranza di scoprire e supportare il jazz di domani. In tre pomeriggi ai Giardini Carducci si esibiranno le dieci band finaliste, nove selezionate da una giuria tecnica e una dal pubblico in rete. Ilvincitore sarà proclamato da una giuria artistica in diretta su Radio Monte Carlo.
JAZZ IN CONSERVATORIO
Formazione: non solo le Clinics del Berklee, non solo UJ4KIDS. Umbria Jazz apre il suo programma al Conservatorio “Francesco Morlacchi” per promuovere il jazz ai più alti livelli di educazione musicale. In questo contesto si svolgeranno tre concerti di band formate da alunni e docenti dei corsi di jazz della prestigiosa istituzione perugina. Sede dei concerti, 11, 12 e 13 luglio, alle ore 16,30, è l’Auditorium del Conservatorio.
UMBRIA JAZZ E L’AMBIENTE
Umbria Jazz continua con convinzione, non da oggi, ad adottare buone pratiche in materia di tutela dell’ambiente e sostenibilità. Il Festival conferma e perfeziona la sua “economia verde” in materia di riduzione dei rifiuti, raccolta differenziata, energia da fonti rinnovabili,diminuzione delle emissioni. Nello stesso tempo attua, attraverso tutti i possibili strumenti, una comunicazione mirata a sensibilizzare il suo pubblico, gli artisti, i fornitori e lo staff a tenere in considerazione, prima di tutto, comportamenti mirati a minimizzare l’impatto sull’ambiente. Un approccio responsabile condiviso con gli sponsor e i partner dellamanifestazione, nel rispetto della rigorosa certificazione rilasciata da EcoEvents con Legambiente, ma anche e soprattutto con la convinzione di quanto siano necessari e non rimandabili il contrasto ai cambiamenti climatici e la tutela del Pianeta. Il tradizionale arrivederci alla prossima edizione di Umbria Jazz questa volta è davvero diverso dal solito. UMBRIA JAZZ 23 sarà infatti l’edizione che festeggerà il cinquantesimo anniversario della nascita del Festival. Sarà un evento speciale per una manifestazione speciale: mezzo secolo di musica, di cultura, di socialità, di promozione dell’Umbria e del jazz. Prima ovviamente ci saranno UMBRIA JAZZ WEEKEND (Terni, 15-18 settembre) e UMBRIA JAZZ WINTER (Orvieto, 28 dicembre-1° gennaio).
I MUSICISTI DI UMBRIA JAZZ 22
L’ARENA SANTA GIULIANA è la sede dei grandi eventi serali. Si spazia tra vari generi: JAZZ: un’ icona della musica, HERBIE HANCOCK, leader di un quintetto stellare; THE COMET IS COMING, band non convenzionale della ribollente scena londinese; DIANA KRALL, star della vocalità; SAMARA JOY & PASQUALE GRASSO TRIO, nuovo talento tra le jazz singers. ROCK: la leggenda della chitarra JEFF BECK, uno dei più grandi solisti della storia, con un ospite speciale. SOUL: il progetto Memphis che DEE DEE BRIDGEWATER dedica alla sua città, una delle capitali della black music; INCOGNITO, che dopo trentcinque anni resta una sigla peculiare del nu soul inglese. BLUES: la rivelazione degli ultimi decenni, CHRISTONE “KINGFISH” INGRAM: un esordio clamoroso. BRASILE: la vocalità raffinata di MARISA MONTE; il samba trascinante di GILBERTO GIL che porta sul palco figli e nipoti, la sua famiglia di musicisti; il nuovo talento della chitarra PEDRO MARTINS. CUBA: CIMAFUNK, ovvero la sintesi di tradizioni e nuove tendenze; GONZALO RUBALCABA E AYMÉE NUVIOLA, solo pianoforte e voce per cantare le melodie dell’Isola. CANZONE: TOM JONES, una delle più belle voci di sempre; JOSS STONE, pop sofisticato con la “pronuncia” soul; JAMIE CULLUM, songwriter di classe, cantante, compositore e pianista dall’anima jazz. FUNK: CORY WONG, fenomeno del momento, sintesi inestricabile di jazz, rock, soul, funk, con energia e divertimento; i FUNK OFF salgono sul palco e incontrano MARK LETTIERI, uno dei chitarristi di Snarky Puppy.
Il TEATRO MORLACCHI è il luogo dedicato ai fan del jazz fedeli alla “ortodossia” nelle sue diverse declinazioni. Il cartellone è praticamente diviso in due, tra jazz americano e italiano. Due anniversari sono alla base della programmazione in Teatro: ENRICO RAVA SPECIAL EDITION, band costituita tre anni fa per l’ottantesimo compleanno di Rava, e il ritorno di DOCTOR 3, a 25 anni dalla fondazione. PAOLO FRESU e la first lady del jazz italiano, RITA MARCOTULLI, incontrano uno dei maestri della musica brasiliana, JAQUES MORELENBAUM: un trio votato alla ricerca melodica. DADOMORONI, uno dei pianisti italiani di risonanza internazionale, presenta un nuovo quartetto con due signore: la napoletana Eleonora Strino e la cubana Yanara Reyes McDonald.
Meeting al vertice nella band di CHARLES LLOYD, con un maestro della chitarra moderna, BILL FRISELL. INSIDE STRAIGHT è il quintetto di uno dei più influenti jazzman dell’era moderna, CHRISTIAN McBRIDE, mentre è grandissima la reputazione del nuovo trio di VIJAY IYER, piccola grande band che non rinnega la tradizione ma va oltre con originalità. KURTELLING, vocalista di classe, esibisce un groove più moderno ed energetico, tutto elettrico, con escursioni nel funk. Con lui, il popolare chitarrista di scuola californiana CHARLIE HUNTER. Infine, IMMANUEL WILKINS, sassofonista rivelazione, vero astro nascente del jazz contemporaneo.
La GALLERIA NAZIONALE DELL’UMBRIA – SALA PODIANI si è ritagliata un ruolo di spazio ideale per le proposte artistiche di stampo cameristico: jazz acustico, quasi tutto italiano, spesso di ricerca, band di piccole dimensioni, una attenzione per formule non consuete. Si va dalla sempre affascinante solo performance di pianoforte FRANCO D’ANDREA, ALESSANDRO LANZONI, MATHIS PICARD, GIOVANNI GUIDI) alle solo performance di violino, ANAÏS DRAGO, e di chitarra, il brasiliano PEDRO MARTINS. Ci saranno anche due set di solo piano di uno dei musicisti più stimati delle ultime generazioni, FRED HERSCH Se è vero che il jazz è l’arte dell’incontro, cosa meglio di un duo per raccontarne l’essenza. Lo fanno FRANCESCO BEARZATTI e FEDERICO CASAGRANDE (sax e chitarra), GABRIELE MIRABASSI e SIMONE ZANCHINI (clarinetto e fisarmonica), LUCA AQUINO e NATALINO MARCHETTI (tromba e fisarmonica), ALICE RICCIARDI & PIETRO LUSSU (voce e pianoforte).
E arriviamo al trio, quello certamente atipico della arpista MARCELLA CARBONI, e il trio di pianoforte che è un grande classico del jazz: SADE MANGIARACINA TRIO, STEFANO BAGNOLI WE KIDS TRIO, MARCO BARDOSCIA TRIO. DINO RUBINO, pianista e trombettista siciliano, presenta in quartetto un progetto, “Gesuè”, dedicato a suo padre. Decisamente non convenzionali sono le formule di UNFALL, un quartetto di ottoni, e di TELLKUJIRA, atipico quartetto con due chitarre elettriche e due archi. Infine VOICE OF COLOURS, il cui leader Martin Valihora, ex batterista di Hiromi, è originario di Bratislava, capitale della Slovacchia con cui Perugia è gemellata da sessant’anni. Musica e buona cucina sono, insieme, un pezzo della formula di Umbria Jazz.
Nello spazio Ristorante dell’Arena prima dei concerti serali sono in programma ACCORDI DISACCORDI con ANAÏS DRAGO, originale band tra swing e gipsy con l’aggiunta di una violinista di talento. Gli stessi suonano alla Bottega del Vino a pranzo, mentre per l’aperitivo suona il pianista/songwriter LORENZO HENGELLER. A La Taverna, solo a pranzo nei due weekend, sono di scena le signore della SHAKE ‘EM JAZZ BAND, band tutta al femminile che suona il jazz delle origini. I concerti gratuiti all’aperto sono da sempre nel DNA di Umbria Jazz. Fermo restante il filo rosso della qualità, la musica è ovviamente di più facile presa, aperta anche agli ascoltatori non abituali del jazz. I generi più frequentati sui palchi di piazze e giardini sono soul, blues, R&B, swing, dixieland, gypsy.
Questo il cartellone.
ANTHONY PAULE SOUL ORCHESTRA feat. TERRIE ODABI, HUNTERTONES, TUBA SKINNY, SHAKE ‘EM JAZZ BAND, MATHIS PICARD, SAMARA JOY & PASQUALE GRASSO TRIO, KING PLEASURE and the BISCUIT BOYS. Anche qui la rappresentanza italiana è cospicua: ACCORDI DISACCORDI con ANAÏS DRAGO, SUGARPIE & THE CANDYMEN, STICKY BONES, MODALITÀ TRIO (Nico Gori, Massimo Moriconi, Ellade Bandini), NICO GORI SWING QUARTET, TRIBUNAL MIST JAZZ BAND, LORENZO HENGELLER.
Ai Giardini Carducci suoneranno anche le dieci band finaliste del CONAD JAZZ CONTEST. Nel cartellone dei concerti gratuiti nella giornata conclusiva (17 luglio) figura anche “Il Saggio” – Concerto Gospel del BERKLEE/UMBRIA JAZZ CLINICS AWARD GROUP
COLLEGE BAND A UMBRIA JAZZ
Come da tradizione consolidata da anni sul palco di Piazza IV Novembre salgono big band di istituzioni scolastiche di vario grado, dai college universitari agli istituti superiori. Americane ma non solo, quest’anno è presente anche una big band olandese. È una sezione importante della musica in piazza, non solo per il messaggio che queste orchestre veicolano ma anche e soprattutto perché suonano, in una dimensione di dilettantismo colto, buona musica e perché spesso nelle loro sezioni crescono i jazzmen professionisti di domani.
Queste le orchestre: BRIGHAM YOUNG UNIVERSITY JAZZ LEGACY BAND da Provo Utah, USA; WYOMING JAZZ ENSEMBLE, della UNIVERSITY OF WYOMING a Laramie, Wyoming, USA; DENVER JAZZ CLUB YOUTH ALL-STARS di Denver, Colorado, USA; UTRECHTSE STUDENTEN BIGBAND di Utrecht, Netherlands. Ospite di questa edizione è la BANDA MUSICALE DELLA POLIZIA DI STATO, che da oltre 80 anni è un importante veicolo di divulgazione della musica in Italia e all’estero. Composta da 105 musicisti guidati da un vice maestro e da un maestro direttore, tutti provenienti dai più famosi conservatori, partecipa con stile e bravura alle celebrazioni pubbliche più importanti, rappresentando degnamente la Polizia di Stato. Spesso ha avuto ospiti famosi, come in questa edizione: Federica Balucani e Stefano Di Battista.
Un discorso a parte meritano i FUNK OFF, vera e propria cartolina musicale di Umbria Jazz. La loro location è il centro storico di Perugia, percorso due volte ogni giornata di Festival con il seguito di allegria che la street band riesce sempre a creare. Da alcune edizioni Umbria Jazz ha ripreso, nello spazio di via della Viola, una sua antica consuetudine: la jam session notturna come conclusione in bellezza di una giornata di musica. Il suo cuore è una “house band”, un quintetto ormai rodato da qualche stagione, sia a Perugia che a Orvieto. È costituito da jazzmen esperti, che dal vivo sanno come restituire il clima infuocato delle jam session amate dai nottambuli: THE RESIDENT BAND con PIERO ODORICI, DANIELE SCANNAPIECO, PAOLO BIRRO, ALDO ZUNINO, ANTHONY PINCIOTTI.
LETTERONE RISING STARS JAZZ AWARD è un concorso che oltre a decretare un vincitore provvede anche a promuovere la sua carriera nel difficile mondo dello show business, dove il solo talento spesso non basta. Tra le iniziative di questa istituzione c’è anche l’opportunità di far suonare i vincitori in alcuni dei più grandi festival europei e americani. Tra questi anche Umbria Jazz che presenta in questa edizione i vincitori degli ultimi tre anni: YESSAI KARAPETIAN, pianista originario dell’Armenia che vive a Parigi, con il suo quintetto; la pianista danese KATHERINE WINDFIELD in sestetto; e ITAMAR BOROCHOV, trombettista israeliano, in quintetto. Suoneranno tutti nello spazio serale di via della Viola.
UJ4KIDS, GIOCARE CON LA MUSICA
Dal 2018 Umbria Jazz, di concerto con gli Enti Locali ed in collaborazione con le istituzioni scolastiche pubbliche e le scuole di musica private del territorio, ha attivato percorsi didattici e sperimentali che fanno da prologo alla realizzazione di una intera sezione del Festival dedicata ai bambini. Fondamentale è stata la partecipazione a bandi pubblici finanziati da Regioni, Ministeri, Fondazioni private e SIAE, come pure la interazione con scuole di musica e istituzioni ad indirizzo musicale e coreutico. Con questi progetti la Fondazione Umbria Jazz si sta impegnando affinché si arrivi ad introdurre il jazz nelle scuole e, in generale, ad avvicinare al fascino della improvvisazione musicale una nuova utenza che diventerà il pubblico e gli artisti di domani.
Nonostante l’emergenza Covid-19 le attività sono proseguite, anche in didattica a distanza, organizzate a stretto contatto con le istituzioni scolastiche. UJ4KIDS più che un “festival nel festival” si pone come un’attività di servizio e di riferimento per istituti pubblici a indirizzo musicale, scuole di musica e associazioni di settore, ma anche per educatori, famiglie, pediatri, musicisti. Il suo intento dichiarato è quello di rendere i bambini/e e ragazzi/e protagonisti per una volta di eventi musicali, ma anche di rendere manifesti attraverso momenti di spettacolo misto a divulgazione i risultati di un lavoro che nella nostra regione si fa da anni e che è unanimemente considerato uno strumento di crescita, un impulso alla integrazione e alla inclusione, una barriera alla emarginazione, al bullismo e al disagio giovanile.
Nello specifico la terza edizione perugina di UJ4KIDS è il punto di arrivo di progetti portati avanti con grandi sacrifici nell’ultimo anno sia dai docenti che, soprattutto, dagli allievi e, assecondando lo spirito originario della manifestazione, sarà anche una vetrina per buone pratiche in materia di didattica e divulgazione sul jazz. Anche quest’anno nel cartellone vi sarà spazio per la celebrazione di un grande jazzista: lo scorso anno fu Miles Davis, di cui ricorreva il trentennale della morte; in questa edizione è Charles Mingus, di cui ricorre il centenario dalla nascita. Attorno alla sua vicenda umana e artistica verrà costruito un vero e proprio racconto in musica con il coinvolgimento di molti musicisti in erba, intitolato con un gioco di parole “Mingus in fabula”. Sarà presente a Perugia una rappresentanza dell’Orchestra Giovanile dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, per una sorta di gemellaggio tra fondazioni impegnate nella promozione della musica anche per finalità sociali. E vi sarà, infine, una larga rappresentanza di esperienze musicali del territorio, rappresentate da scuole di musica e da professionisti chiamati a condurre laboratori per tutte le fasce di età.
CLINICS – STUDIARE JAZZ A PERUGIA
LE CLINICS DEL BERKLEE COLLEGE OF MUSIC (5 -17 LUGLIO)
Tre giorni prima che inizino i concerti Perugia comincia respirare l’aria di Umbria Jazz. Il segnale lo danno i ragazzi che di prima mattina con i loro strumenti in spalla vanno a scuola alle Clinics del Berklee College Music di Boston. Vengono da tutte le parti del mondo, dalle nazioni europee più vicine (Francia, Svizzera, Germania, Slovenia) a quelle dell’America Latina e dagli USA. E anche dalla Turchia e perfino dalle Mauritius e dalla Bielorussia. È prima di tutto con loro che l’acropoli prende l’aspetto di un campus molto particolare in cui si studiano materie che si chiamano pianoforte, chitarra (ben due classi quest’anno), musica d’insieme, basso, canto, improvvisazione.
E altro ancora. Tutto quello, insomma, che serve ad approfondire il linguaggio del jazz e più in generale a diventare un bravo musicista professionista. Per le Clinics è una edizione importante, perché è la trentacinquesima volta che la famosa scuola di musica americana apre per due settimane le sue aule a Perugia (in esclusiva italiana) per offrire agli iscritti che vengono da tutto il mondo l’opportunità di studiare con un metodo didattico che ha sempre dato buoni frutti: dall’anno della fondazione, il 1945, per il Berklee sono passati, tra i tanti, Diana Krall, John Scofield, Bill Frisell, Branford Marsalis, Esperanza Spalding, Steve Vai, Gary Burton, Chaka Khan, Tony Bennett, Joe Zawinul, Joe Lovano, Pat Metheny. Complessivamente i diplomati del Berklee hanno vinto nelle loro carriere oltre trecento Grammy Awards.
Fin dal 1982, e per alcuni anni, Umbria Jazz istituì una sezione di formazione per giovani musicisti. I corsi furono piuttosto improvvisati anche se affidati a istituzioni di prestigio come la Duke o la Rutgers, ma soltanto con il Berklee trovarono un assetto definitivo. Il direttore dei corsi perugini è Giovanni Tommaso, uno dei musicisti più importanti del jazz italiano. Quest’anno una masterclass speciale di chitarra sarà tenuta da Mark Lettieri, membro di Snarky Puppy. Nel corso delle passate edizioni delle Clinics a Perugia il Berklee ha conferito diverse lauree honoris causa: Sonny Rollins, Milt Jackson, Dave Holland, lo stesso Tommaso, Stefano Bollani, Paolo Fresu, Charles Lloyd.
Fondazione di Partecipazione Umbria Jazz
REGIONE UMBRIA, COMUNE DI PERUGIA, COMUNE DI ORVIETO FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI PERUGIA
la Fondazione di Partecipazione Umbria Jazz
ringrazia
UNIONE EUROPEA
MINISTERO DELLA CULTURA
CAMERA DI COMMERCIO DELL’UMBRIA
GALLERIA NAZIONALE DELL’UMBRIA
CONSERVATORIO DI MUSICA DI PERUGIA “FRANCESCO MORLACCHI”
Sponsor
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